martedì 10 giugno 2008

Resoconto dell’incontro con l’Assessore all’Urbanistica Gianni Biagi del 30 maggio 2008 con una delegazione del Comitato di via Palazzuolo.

Per il comitato erano presenti: Gabriella Antonini, Marta Baiardi e Nicola Benvenuti. Oltre l’assessore Biagi, è stato presente l’architetto Gaetano Di Benedetto, dirigente dell’Assessorato.

Dopo la descrizione della situazione di degrado della zona dovuta anche alla sostituzione dei vecchi esercizi con rivendite di alcolici a basso prezzo o a Internet Point e alla trasformazione degli esercizi commerciali o artigiani in unità abitative, destinate per lo più ad accogliere extracomunitari, la delegazione del Comitato ha evidenziato come questa mutazione edilizia abbia comportato un mutamento profondo nella stratificazione sociale del quartiere, nelle sue attività produttive e nella vivibilità, determinando un’ulteriore espulsione di abitanti e di negozi “normali” dal centro storico, anche a favore della rendita speculativa, ma sulle spalle di abitanti e commercianti in attività (con aggregazione di sacche di migrazione marginale; addensamento di microcriminalità; illegalità diffusa; assenza di decoro, ecc).

L’Assessore Biagi ha ricordato che per quanto riguarda i fondi commerciali destinati ad uso abitativo il Comune di Firenze, ha recentemente emendato il regolamento edilizio portando la metratura necessaria per la destinazione d’uso ad abitazione a 50 mq. e ponendo come requisito luce e areazione trasversali. Ha inoltre manifestato disponibilità a fare operare su segnalazione, controlli da parte della polizia municipale per sanzionare violazioni al regolamento edilizio. Inoltre ha annunciato l'intenzione di inserire nel Piano strutturale, una clausula di salvaguardia che impedisca la trasformazione di fondi commerciali in abitazioni nel centro storico, in quanto contraria alla tradizione abitativa di Firenze.

Per quanto riguarda le attività commerciali tipo Wine Shop ed Internet Point ha ricordato che una recente legge regionale permette di intervenire sulle tipologie di aziende commerciali nei centri storici in deroga alla liberalizzazione della legge Bersani e su questo sta discutendo la Giunta.

Nessun commento: