lunedì 26 gennaio 2009

Lettera al Direttore della Cronaca di Firenze del giornale La Repubblica.

Gentile Direttore,


l’articolo di Maurizio Bologni, Via Palazzuolo oasi dell’alcol: 17 rivendite in 400 metri: tra spaccio e risse, addio qualità della vita, sulla cronaca fiorentina de “La Repubblica” del 22 gennaio 2009 ha suscitato tra i residenti di via Palazzuolo, da un lato soddisfazione per l’attenzione che il Suo giornale dedica alla difficile situazione che viviamo, dall’altro alcune perplessità che, a nome del Comitato di via Palazzuolo, vorrei esporLe.

La prima riguarda la descrizione della strada come una sorta di girone infernale. Come anche segnalato da altri articoli del Suo giornale si tratta di una situazione davvero difficile, che però non è ancora, per fortuna, la norma.

L’altra perplessità riguarda la scelta di etichettare come luoghi per ubriachi non solo le rivendite di liquori, i call center, e i locali per giovani aperti fino a notte fonda – che il Comitato ha chiesto più volte di tenere sotto controllo – ma insieme a questi anche ristoranti e negozi che svolgono bene e onestamente la loro attività, e in alcuni casi ad ottimi livelli. Queste realtà, come altri negozi e gli artigiani della strada, sono preziose e vanno salvaguardate anche perché sono agganci preziosi per bloccare il degrado e la piccola delinquenza.

Il problema del degrado di via Palazzuolo, come quello analogo di altre zone della città, va forse affrontato anche con politiche di maggior respiro sullo sviluppo del territorio, nel senso della riqualificazione urbana per frenare lo spopolamento del centro, del decongestionamento della strada dai tanti istituti ed enti assistenziali che vi insistono in quantità, oltre che con maggiori controlli mirati, soprattutto serali e notturni.

Quello che un Comitato può fare non è purtroppo molto - vari locali (call center, birrerie e bar) sono stati chiusi in questi mesi per brevi periodi e molti controlli sono stati fatti da parte delle forze dell’ordine. Il potenziamento delle luci, il rifacimento dei fondi stradali programmati, la ripulitura di piazza S. Paolino, e certamente anche il citato mercatino mensile, sono ulteriori parziali strumenti per favorire la ripresa della zona.

Chiediamo pertanto al Suo giornale di continuare a informare con pari attenzione e sensibilità sull’evoluzione della situazione di via Palazzuolo, riconsiderando giudizi un po’ tagliati con l’accetta che sembrano fatti apposta per tener lontane le persone “normali” col pericolo di ottenere effetti non voluti.

Nicola Benvenuti (presidente del Comitato di via Palazzuolo)

2 commenti:

Unknown ha detto...

Gentile comitato di Via Palazzuolo, rispetto le Sue perplessità e mi trova d'accordo quando sostiene che tante delle attività commerciali di Via Palazzuolo sono gestite da gente seria e di grande professionalità. Vorrei però evidenziare il fatto che, purtroppo, altrettante sono le persone contribuiscono a "imputridire" e rendere a dir poco indecorosa una strada del centro di una città storica e ricca di tradizione culturale come Firenze, con conseguenze a discapito proprio di gente che, come i seri commercianti e bottegai di cui sopra e residenti stessi, la rispetta e vorrebbe viverla in maniera serena.
Sono sconcertata da fatti come quello che si ripete quasi ogni sera a partire dalle 18.00, di fronte al ristorante "il Contadino": una ventina di persone (tutti extracomunitari) raggruppati, davanti al n° civico 66, a urlare bere alcoolici e fumare, facendo della strada e dei marciapiedi il proprio "bidone della spazzatura" e "posacenere" e "orinatoio", dei gradini delle abitazioni le proprie "poltrone" e delle macchine parcheggiate i propri "tavolini" di appoggio per bicchieri e bottiglie...e "orinatoi".
A chi rivolgersi in questi casi?
Ai carabinieri che più volte chiamati in causa, non se ne sono assolutamente curati, o ai poliziotti che si godono la tranquillità e le chiacchiere davanti al cinema Fulgor, mentre dietro l'angolo succede il putiferio???
Grazie per l'attenzione,

Giovanna Bellizzi
(residente angosciata e allibita per l'indecorosità di certi eventi)

Lorenzo ha detto...

Arrivo al blog del comitato dai link successivi a quello di repubblica, dalla bacheca di Via Palazzuolo avevo preso l'indirizzo ma poi non avevo ancora aperto la pagina!

Da giovane residente della mitica Via Palazzuolo c'è da dire che in un paio d'anni la situazione è un po' migliorata.

Via Palazzuolo è il più probabile e potenziale esempio di integrazione anche se effettivamente la percentuale Fiorentina è molto ridotta.

L'articolo di Repubblica è molto forte ed intimidisce ad entrare nella zona *rossa* di Firenze cosa che non è affatto vera.

Vengo da Via Gioberti ed anche se siamo su di un altro pianeta la vita dopo le 8 di sera si spenge drammaticamente mentre da noi è uno spasso, negozi aperti, la spesa a tutte le ore del giorno (e della notte) sabato, domenica.
E' vero le combriccole un po' minacciose girano sempre... ma ci sono molti più controlli e qualche bella multa per chi urina per strada risolverebbe un po'! possibile che si possano fare solo ai mezzi e non alle persone? Giovanna ha ragione ci sono alcuni punti critici dove la polizia dovrebbe avere la mano un po' più pesante, prima non c'era nemmeno quindi un passo con fatica l'hanno fatto.

Sono convinto che la nostra via sarà sempre più interessante anche se fortemente multietnica ma non è certo un male. Grazie alle iniziative del comitato, la maggiore attenzione del comune, il recupero della via è sulla buona strada.

Per chi viene da fuori non c'è assolutamente da aver paura, ci sono buoni ristoranti e tanta vita, magari un po' colorata!

Una domanda sono sempre le solite chiacchiere o veramente il Fulgor dovrebbe in un futuro non lontano chiudere, per farci un bel parcheggio no perchè se è cosi addio... ritiro tutto il detto sopra!